Le piazze fanno centro a Viterbo

2016 Concorso
Progetto: Fabio Carrabetta, Barbara Di Palma, Gabriella Acocella, Francesca Laureti, Claudia Mancini, Giulia Negroni, Alessandro Porri

Il progetto intende riqualificare e valorizzare le piazze del Centro Storico di Viterbo attraverso la creazione di aree di sosta pedonali definite “isole intelligenti”, in cui siano concentrate sedute, spazi ombreggiati, parcheggi per biciclette e servizi “smart city”, in modo da favorire la socializzazione e l’incontro tra le persone. Tali aree sono collegate tra loro attraverso una rete di percorsi pedonali, che in parte ricalcano quelli esistenti, valorizzandoli, in modo da creare un sistema che aspira a far convivere serenamente veicoli, ciclisti e pedoni. Difficilmente infatti potrebbe essere accettata una riqualificazione tesa a ripudiare completamente il traffico e la sosta veicolare in quanto tale, che viceversa, se opportunamente regolamentata, può rappresentare un fattore incentivante per la funzione commerciale e quindi per la vitalità economica della città.
Come idea base del progetto le aree di sosta e i percorsi pedonali sono fortemente caratterizzati e segnalati da un unico parterre, che rende facilmente individuabile la distinzione tra area pedonale e area carrabile, aumentando la riconoscibilità delle diverse zone e la sicurezza dei pedoni. Per far questo però non si è pensato a introdurre una nuova pavimentazione ma, volendo realizzare un sistema che tenga conto delle risorse disponibili e che abbia un impatto minimo, sia dal punto di vista estetico che economico, si è pensato di utilizzare proprio il sanpietrino, in basalto o in porfido, di cui sono pavimentate la maggior parte delle aree della città. L’idea è quella di sostituire un certo numero di cubetti in basalto con analoghi in pietra bianca, del tipo già utilizzato per le strisce pedonali, creando così un pattern “a pixel”, la cui presenza individuerà le zone destinate alla percorrenza e alla sosta dei pedoni. Tale sostituzione andrà effettuata anche sui lati delle strade oggi carrabili ma prive di marciapiedi, riprendendo una pratica già presente nella città. Dall’analisi delle pavimentazioni attuali, per esempio di via San Lorenzo, si vede infatti come esiste l’intenzione di realizzare un pattern che possa rendere facilmente distinguibili le aree pedonali da quelle carrabili, con un elemento di demarcazione costituito da una fila continua di cubetti speciali, di dimensione quadrupla rispetto all’elemento usato sulla sede carrabile; oltre, i cubetti si fanno più piccoli. Questo concetto già presente è stato quindi solo rafforzato, tramite l’aggiunta del colore, con i cubetti in pietra bianca. Il sistema sarà riproposto su tutta l’area di intervento, anche laddove i cubetti sono di porfido o le pavimentazioni sono costituite da grandi lastre di basaltina di Viterbo, (Piazza del Gesù e Piazza Fontana Grande). In questo caso i pixel di pietra bianca saranno degli inserti tra e nelle lastre di nuova realizzazione, di identica tipologia dei precedenti. Alcuni di questi cubetti saranno inoltre illuminati, per garantire una riconoscibilità anche durante le ore notturne. Sempre da questo sistema nasce il “palo Viterbo”, che si configura come un oggetto che parte dal modulo in pianta del cubetto di pavimentazione, un quadrato con i bordi arrotondati di dimensioni 12 cm x 12 cm, salendo si rastrema, divenendo in sezione un cerchio, termina con una testa a semisfera. Il palo è di metallo zincato e verniciato fino quasi alla sommità, dove si trasforma in una testa in vetro trasparente, al cui interno riflettori appositamente orientati convogliano la luce verso il basso. In sommità il vetro diventa opalino, per realizzare una luce soffusa di bassa intensità.
Per quanto riguarda le piazze, la questione che ci si è posti è stata come riuscire a renderle fruibili, godibili e attrattive, al di là della presenza o meno di attività commerciali, come bar e ristoranti. Si è pensato così a delle “isole intelligenti”, in cui fosse possibile, oltre a sedersi e riposarsi, ripararsi dal sole nella stagione estiva, fruire di servizi utili sia per i cittadini che per i turisti. In questi poli di incontro si trovano infatti i “pali Viterbo”, disegnati appositamente, che oltre alla funzione di illuminazione pubblica, sono utilizzati anche come strutture per l’ancoraggio di tende ombreggianti, di forma triangolare e quadrangolare, per la creazione di zone d’ombra nella stagione estiva. Altri arredi presenti nelle “isole intelligenti” sono sedute, fontanelle per l’acqua potabile, cestini per la raccolta differenziata, portabiciclette, totem informativi, con video interattivo e informativo riguardante l’offerta culturale, ricettiva, commerciale e artigianale della città di Viterbo. Tali totem informativi forniscono anche altre funzioni e servizi di tipo “smart city”, quali la rete Wi-Fi; prese elettriche per la ricarica dei cellulari, computer portatili, tablet pc; possibilità di controllo dei movimenti dei trasporti pubblici (possibilità di sapere in tempo reale tutti gli spostamenti e i tempi di attesa dei mezzi pubblici); informazioni in tempo reale sullo stato di occupazione dei parcheggi; informazioni sulle condizioni e sulle previsioni meteo della città.
Il disegno di tutti questi elementi di arredo ripropone la forma stilizzata del sanpietrino, mentre i materiali scelti sono la basaltina di Viterbo e il travertino. Anche in questo caso infatti, come nella pavimentazione, si è pensato di riproporre la bicromia lapidea grigio – bianco, tipica dell’architettura romanica dell’Italia centrale, presente tra l’altro nella torre campanaria di piazza S. Lorenzo, in modo da dare un segno riconoscibile e unico, un leitmotiv architettonico, a tutta l’area di intervento, estendibile successivamente anche all’intera città.
I parcheggi delle auto, all’interno del centro storico ed, in particolare, sulle strade e piazze oggetto dell’intervento, tranne casi particolari, sono pensati per brevi soste. Per le lunghe soste, invece, ci sono i parcheggi esterni al centro storico, quello ad est e ad ovest, di cui si suggerisce un ampliamento, utilizzando le aree già disponibili ma non ancora attrezzate allo scopo.
I nuovi dehors da proporre per gli esercizi commerciali (bar e ristoranti) dell’area di intervento presentano gli stessi elementi che caratterizzano il progetto e, in particolare, le aree di sosta: pali e tende in pvc bianco. Laddove il dehors si trovi in posizione prospiciente la carreggiata carrabile, si propongono fioriere in metallo verniciato grigio, volte a delimitarne lo spazio, in modo da garantirne privacy e intimità. Il colore grigio basaltina è stato scelto per far sì che si evidenzi solo il verde delle piante.
La pavimentazione, in quanto luoghi di sosta, ripropone la stessa tessitura “a pixel”. All’interno delle piazze, laddove si vuole disincentivare l’accesso carrabile, (piazza delle Erbe, Piazza del Plebiscito), si propongono dei dissuasori fissi, di forma sferica, in basaltina di Viterbo, come quelli già presenti in altre zone della città. Si intende così evitare la sovrapposizione dei flussi carrabile e pedonale, garantendo una maggiore sicurezza dei pedoni. L’inserimento dei portabiciclette tra gli arredi proposti intende incentivare l’uso delle biciclette all’interno del Centro Storico, in modo da ridurre il traffico veicolare, tendenza registrata ormai in molte città europee.
Tutti gli elementi che compongono il progetto presentano carattere di forte identità e suggeriscono la possibilità di diventare un public design attrattivo e di facile replicabilità in altri contesti della città.